Il capo dell'apprendimento automatico di Apple presenta difetti a Google per la politica di ritorno in ufficio
Un ex dirigente Apple che ha supervisionato gli sforzi di apprendimento automatico dell'azienda ha lasciato l'azienda a causa della sua rigida politica di ritorno in ufficio e ora si è allenato con la rivale Google.
Fino a poche settimane fa, Ian Goodfellow era un direttore del machine learning all'interno dello Special Projects Group di Apple. Il suo mandato prevedeva la supervisione degli ingegneri che lavoravano sulla grande spinta tecnologica autonoma di Apple.
Ora Goodfellow ha lasciato Apple e, secondo a Bloomberg fonte, ha citato la mancanza di flessibilità di Apple nelle sue politiche di lavoro come una delle ragioni principali della sua partenza.
C'è un colpo in più nella coda per il team esecutivo di Apple, dato che Goodfellow ha ora accettato un lavoro presso Mente Profonda, che è l'arci rivale della divisione AI di Google. Goodfellow ha una storia con Google, avendo lavorato lì come ricercatore senior fino a quando è entrato in Apple nel 2019.
La politica di ritorno in ufficio post-blocco di Apple è sembrata essere più rigorosa di alcuni dei suoi rivali tecnologici (incluso Google). Dal 23 maggio, Apple ha insistito sul fatto che i suoi dipendenti aziendali lavorassero dall'ufficio il lunedì, il martedì e il giovedì.
La società ha ora ritardato la mossa tra le obiezioni diffuse e nelle prossime settimane eseguirà un programma pilota che vedrà alcuni dipendenti tornare per due giorni alla settimana.
Goodfellow è il dipendente Apple più anziano e di alto profilo a lasciare la posizione ferma di Apple. È noto per la creazione di reti generative contraddittorio, o GAN, che possono creare immagini e set di dati con estrema precisione – utile per videogiochi e astronomia, ma anche per il campo meno nobile di deepfake.
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