Google si schiera dalla parte di Apple nel dibattito sulla crittografia dell'FBI
Il CEO di Google Sundar Pichai si è pronunciato a sostegno di Apple mentre la sua disputa con le autorità statunitensi sulla crittografia continua.
Il CEO di Apple Tim Cook di recente ha pubblicato una lettera aperta esponendo le obiezioni della sua azienda alle misure adottate dal Federal Bureau of Investigation americano.
L'FBI ha essenzialmente richiesto, tramite un'ordinanza del tribunale, che Apple costruisse una backdoor nel suo software iOS, garantendo al governo l'accesso ai dati privati del pubblico.
Ora il CEO di Google Sundar Pichai ha segnalato il sostegno della sua azienda al suo grande rivale in questa materia. Ha pubblicato una serie di tweet sull'argomento:
https://twitter.com/statuses/700104298600886272
https://twitter.com/statuses/700104383762026496
https://twitter.com/statuses/700104383762026496
Pichai ha quindi incoraggiato una "discussione premurosa e aperta" sull'argomento. Google integra la crittografia nel proprio sistema operativo per dispositivi mobili Android, quindi è comprensibile che questo caso gli interessi.
Negli ultimi giorni sono emerse varie figure a sostegno di entrambi i lati del dibattito, tra cui Donald Trump, Edward Snowden e Jan Koum di WhatsApp. Non hai bisogno di una chiave master digitale per accertare su quale lato del recinto cadono tutti e tre.
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L'FBI sostiene che l'acquiescenza di Apple sarebbe un evento una tantum, con Apple che fornisce effettivamente un sistema operativo nuovo e aperto per un singolo telefono correlato alla sparatoria di San Bernardino del dicembre 2015. Apple sostiene che l'esistenza stessa di una simile "chiave principale" metterebbe a rischio i dati dei suoi clienti.
Il dibattito sembra destinato a imperversare nei prossimi giorni e settimane. Ma almeno Apple può contare sul suo vecchio rivale per dare le spalle a questo.